ANATOMIA DEL PYTHON REGIUS E DEGLI OFIDI IN GENERALE
Questo argomento lo dedico interamente al neofita, che si affaccia al mondo dei serpenti, ancora al quanto sconosciuto ai molti, tentando di descrivere e trasmettere il tutto, con quellinteresse e quella passione affascinante di cui questo mondo è ricco.
Iniziamo con il dire che i rettili (dal latino Repto = Striscio),costituiscono una classe di animali vertebrati, i cui rappresentanti sono forniti di una colonna vertebrale costituita da oltre 500 vertebre. I rettili sono animali Amnioti, perché i loro embrioni sono avvolti da una membrana trasparente detta Amnios, ripiena di un liquido secreto dalle pareti, il liquido amniotico, nel quale è sospeso il feto liberamente mobile e così protetto da urti e scosse esterne.
I rettili hanno la pelle rivestita da squame o scudi cornei aventi il compito di protezione; nei serpenti o ofidi, il dorso e la parte superiore della coda sono ricoperti dalle SQUAME propriamente dette; quelle di maggiori dimensioni sono distribuite in modo simmetrico sul capo e vengono chiamate PLACCHE, mentre quelle che rivestono il ventre e la regione inferiore della coda sono chiamate PIASTRE. Adesso, capito come è formato esternamente un serpente, ci addentreremo allinterno, dove noteremo i seguenti organi o apparati. Entriamo dalla bocca chiaramente, tramite la testa o cranio costituito dallosso premascellare, nasale, mascellare, prefrontale, frontale, postfrontale, parietale, quadrato, squamoso, pterigoide, ectopotrigoide, articolare, dentale, palatino. Quindi, come potremo capire, il cranio è fortemente ossificato, privo di fosse temporali e i rami delle mascelle non sono saldati anteriormente luno con laltro ma connessi da un legamento molto elastico. Ciò permette ai serpenti di ingollare prede che sembrano di dimensioni incredibili. Allinterno della bocca notiamo oltre ai denti, che non sono mobili ma fissi, anche la lingua, abbastanza lunga e biforcuta, che svolge una doppia funzione e cioè quella di organo del gusto e quella di organo olfattorio, funzioni che gli permettono di localizzare la preda, fendendola nellaria, ed analizzando le particelle chimiche disciolte in essa. Ma la preda viene anche individuata grazie ad una serie di piccoli forellini posti ai lati della bocca che svolgono la funzione di recettori termici individuando il calore emesso dalla preda in movimento. Dietro al collo abbiamo il muscolo ioideo, la vena giugulare, la trachea, la tiroide, il timo, il cuore costituito dallorecchietta, dallaorta, dallarteria polmonare dal ventricolo, dalla vena cava;
Passiamo poi al polmone, esofago, stomaco, fegato, peritoneo, vescica biliare, intestino, ovaio, rene e la cloaca che rappresenta la parte terminale del nostro viaggio allinterno di un serpente.
I rettili sono animali polmonari, in quanto respirano fin dalla nascita per mezzo dei polmoni che negli ofidi in genere sono asimmetrici: il polmone sinistro può essere molto ridotto o perfino mancare rispetto al destro. ATTENZIONE perché questo dato anatomico non esiste nel Pitone Reale e nei pitonidi in genere, in quanto i polmoni sono simmetrici e di volume uguale. La circolazione sanguigna è doppia ed incompleta, perché formata da sangue venoso ed arterioso, che si mescolano parzialmente nei ventricoli ancora non completamente separati tra loro.
Le palpebre sono sostituite da una membrana molto trasparente, sotto la quale locchio si muove liberamente. Mancano di vescica urinaria. I rettili sono in genere ovipari, ed in questo caso la femmina del Pitone Reale, deposte le uova in numero da due a sei, li avvolge col suo corpo incubandole per un periodo che varia dai due ai tre mesi. Non mancano però specie ovovivipare, in cui le uova fecondate completano il loro sviluppo allinterno dellovidotto; e specie vivipare che partoriscono i figli perfettamente formati, vitali ed autonomi. Infine, i rettili sono animali eterotermi, essendo la loro temperatura corporea variabile in relazione a quella ambientale.
In cattività, se tenuti osservando bene le loro esigenze fisiologiche, come temperatura, umidità, frequenza pasti, igiene del terrario, illuminazione ecc., la loro vita media si aggira intorno ai 30-32 anni.